In questo articolo andiamo ad analizzare come attivare le AMP sul sito, uno strumento messo a disposizione da Google per migliorare la “user experience“.
Cominciamo col dire che le APM (Accelerated Page Mobile). sono una “riproduzione” delle pagine o articoli che già risiedono sul sito/blog in una versione snella, per migliorare l’esperienza utente per il mobile, soprattutto in termini di velocità nella ricerca.
Google e le AMP
La questione si inquadra nella politica di Google di considerare la rapidità di ricerca sul mobile come primario fattore di qualità.
Le motivazioni sono abbastanza intuitive. Gli utenti mobili sono in aumento e Google è sempre più esigente nell’offrire una esperienza utente di qualità
Le AMP sono delle pagine web dalle quali viene tolta la parte che più impatta negativamente, sulla velocità di ricerca.
In altri termini vengono prodotte delle pagine o articoli “scarni” e solitamente privi anche della veste grafica, ridotti all’essenziale.
Come attivare le AMP sul sito: Vantaggi
Prima di vedere come si possono generare ed attivare le AMP, cerchiamo di capire quali sono i vantaggi.
Ecco una sintesi:
- Diminuzione dei tempi di caricamento
Lo abbiamo già detto, essendo le AMP più leggere, sono più facili da gestire in termini di immediatezza nel proporre la risposta agli utenti che fanno la ricerca in rete . Ergo tempi di caricamento ridotti
- Impatto indiretto sul ranking
La velocità di accesso impatta in maniera indiretta sul ranking del dominio. Come sappiamo è forte l’impatto della velocità nel ranking valutato da Google
- Impatto sul sovraccarico del server
Le Pagine AMP risiedono direttamente sul server di Google (oltre che sul nostro) che però, in caso di ricerca, Google “attinge” da quello che ha in casa e non va a sovraccaricare il nostro server.
Svantaggi nell’attivare le amp sul sito AMP
Dopo i vantaggi vediamo adesso quali sono gli svantaggi:
- Limitazione per le pubblicità e moduli di contatto
Di base ci sono dei problemi e limitazioni con i banner pubblicitari e moduli di contatto. Ci sono però delle estensioni del plug-in che presenterò tra poco, che risolvono in parte dette questioni.
- Problemi con E-commerce
Essendo le AMP pensate soprattutto per gli articoli, non trarrebbe alcun beneficio, anzi, avrebbe delle limitazioni, un eventuale sito e-commerce
- Backlink e impatto sulla domain authority
Ricordando, come ben sanno tutti gli esperti di SEO e di link bilding l’importanza dei backLink per la domain authority, con le AMP si ha uno svantaggio. Eventuali backlink punterebbero direttamente sulle pagine/articoli in versione AMP presenti sul server di Google anziché sul nostro, con ovvio e conseguente svantaggio per il fatto che i backlink non verrebbero conteggiati tra quelli utili ai fini del ranking mobile. Detto questo va anche ribadito che sembrerebbe in via di soluzione, da parte di Google, questa sorta stortura.
Come attivare le AMP
Scelta del plug-in
Ciò detto, diciamo subito che per attivare le AMP facciamo ricorso, come al solito, ai plug in per WordPress. Ovviamente quello che sto scrivendo è riferito al sito sviluppato con WordPress.
La maggior parte dei portali di settore sulla questione propongono una abbinata di due plugin
AMP di Automattic e AMP per WP Acclereted Mobile Page
AMP è il plugin ufficiale di WordPress e il secondo una estensione del primo che consente delle opzioni che risolvono, in parte, alcuni svantaggi delle AMP
Ecco un copia e incolla, tratto dalle specifiche ufficiale del plug in, alla voce extensions
Extensions
Some useful extensions to extend AMP features, check AMP Adsense Support, Contact Form 7 Support, Email Opt-in Support and Call To Action Support. To view more, go to our Extensions page.
Quello che mi interessa sottolineare è che il plugin ” AMP per WP Accelereted Mobile Page ” può funzionare oltre che come estensione di AMP, anche nella modalità “stand alone“.
In tal caso per attivare le AMP ne basta solo uno di plugin anziché due. Io l’ho fatto è il risultato è stato positivo.
Installazione di AMP per WP
Si procede alla solita maniera, si cerca nel repository di WordPress il plug-in Amp per WP, si installa e si attiva.
Subito dopo la attivazione appare nel menu della bacheca WordPress la voce AMP.
I passaggi che portano alla attivazione sono sostanzialemnte semplici. vediamone qualcuno
Ecco come appare la prima videata che propone il plugin.

C’è la possibilità di fare un configurazione guidata e semplice per meno esperti oppure “osare” con maggiori opzioni per utenti più esperti.
Scegliendo di optare per la configurazione come “new user” (più semplice) vengono proposte di default le seguenti scelte
- Impostazione del logo
- Gli elementi per i quali produrre le AMP : post, pagine, homepage e categorie & Tags
- Inserimento del codice di monitoraggio di Google Analytics (UA-xxxxx,..-y)
- Scelta del template da adottare per proporre le AMP agli utenti. Solo alcuni (quattro) sono gratuiti, gli altri sono a pagamento.
Fatto ciò e confermato tutto, possiamo dire di avere già prodotto le AMP,
Da questo momento in poi quando si va con il mouse sul “nome sito” della bacheca, appare nel menu a tendina la opzione “AMP“
Abbiamo così prodotto la versione mobile del sito!
Il plugin offre anche la possibilità, con tutte le limitazioni del caso, di personalizzare la veste grafica dell articolo (o pagina) utilizzando il “Page Bilder” (pulsante con scritta bianca su sfondo rosso)

Creazione delle pagine AMP
Scorrendo ancora più in basso, in fase di stesura del nostro articolo, c’è l’opzione “Use This Content as AMP Content” che si clicca per fare in modo che il contenuto per la versione non-AMP venga adottato anche per la versione AMP.
Ovviamente non dimenticare di fare ” Copy The Content ” in alto a destra del riquadro editor per confermare di voler copiare il contenuto della versione non-AMP.
Ecco in una schermata come appare il tutto.

A questo punto diciamo che abbiamo completato il tema della attivazione della AMP ma non abbiamo esaurito l’argomento.
Errori nelle AMP
Quanto detto finora è quello che succede nel mondo perfetto, nel mondo reale le cose potrebbero presentare problemi.
Per fortuna ci sono degli strumenti che ci vengono incontro per risolvere.
Per essere sicuri che le nostre pagine AMP, appena realizzate, siano corrette e pronte per la indicizzazione di Google, c’è il seguente test per le pagine amp
Cliccando sul link ed inserendo le URL delle varie pagine, si può controllare se le stesse sono fatte bene ed indicizzabili.
Il test fornisce sempre delle indicazioni per risolvere in caso di errore
Conclusioni
In conclusione sta al lettore valutare se e come attivare le AMP sul sito. Io penso che se non si ha un E-commerce e non si hanno come obiettivi primari la pubblicità (ricordiamo che ci potrebbero essere delle limitazioni) e la brand identity (ricordiamo che la veste grafica viene stravolta) le AMP hanno più vantaggi che svantaggi.
Un ultima considerazione va fatta su Google search console: Come tutti sappiamo sulla console di Google search esiste il menu AMP. Usare la search console per monitorare la corretta indicizzazione. Google segnala sempre la presenza di errori e consente di rettificare e di sottoporre a verifica le correzioni.